Magazine Ipertensione Arteriosa

L’insufficienza cardiaca rappresenta una delle principali cause di mortalità legate all’ipertensione, una condizione che coinvolge milioni di persone in tutto il mondo.

Uno studio guidato dall’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Immunity ha svelato un meccanismo biologico complesso che coinvolge il cuore, il cervello e la milza nella risposta cardiaca al sovraccarico emodinamico provocato dall’ipertensione arteriosa.

Secondo la ricerca, il cuore sottoposto a pressione a causa dell’ipertensione invia un segnale al cervello, il quale attiva il sistema immunitario che stimola le cellule della milza.

Rilasciare il fattore di crescita denominato Placental Growth Factor (PlGF), capace di stimolare specifiche cellule immunitarie nel muscolo cardiaco, favorendo un rimodellamento adattativo.

Tuttavia, con il tempo, questo processo tende a peggiorare, compromettendo la funzionalità del cuore.
Lo studio, condotto sia su modelli animali che sull’uomo, descrive un vero e proprio circuito biologico che collega tre organi:

  • il cuore, che segnala il sovraccarico;
  • il cervello, che processa l’informazione e invia comandi alla milza;
  • la milza, che risponde producendo il PlGF.

Il PlGF stimola particolari macrofagi residenti nel cuore che esprimono il recettore Neuropilina-1. Queste cellule immunitarie proliferano, favorendo una risposta strutturale che permette al muscolo cardiaco di sopportare l’elevata pressione.

Uno dei meccanismi fondamentali attraverso cui il cervello regola la pressione arteriosa è il riflesso barocettivo attraverso la stimolazione dei neuroni specializzati, i barocettori, situati nell’arco aortico e nei seni carotidei, che monitorano i cambiamenti della pressione sanguigna e li trasmettono al midollo allungato.

Quando la pressione aumenta, il cervello risponde riducendo la frequenza cardiaca e inducendo vasodilatazione per stabilizzare il flusso sanguigno.

Il cervello è particolarmente sensibile alle variazioni del flusso sanguigno e dispone di meccanismi di autoregolazione che mantengono una pressione costante. Questi meccanismi coinvolgono fattori metabolici, miogenici e neurogeni che assicurano un adeguato apporto di ossigeno e nutrienti, proteggendo i neuroni dalle fluttuazioni pressorie.

La connessione tra sistema nervoso e sistema immunitario

Gli studi condotti hanno dimostrato che il sistema nervoso centrale influisce sulla frequenza cardiaca attraverso due centri cardiovascolari nel midollo allungato:

  • aree cardioacceleratrici, che stimolano l’attività cardiaca tramite la stimolazione simpatica;
  • aree cardioinibitorie, che la riducono attraverso la stimolazione parasimpatica.

L’attivazione del sistema immunitario nella milza in risposta ai segnali cerebrali rappresenta una scoperta innovativa.
I livelli di PlGF nel sangue aumentano nei pazienti ipertesi, indicando un legame tra il sistema immunitario e il rimodellamento del cuore. Inoltre, la presenza della proteina Neuropilina-1 nei macrofagi cardiaci umani conferma l’esistenza di un meccanismo simile anche nella nostra specie.

Implicazioni terapeutiche e prospettive future

Questa scoperta apre nuove prospettive nella comprensione del rapporto tra sistema nervoso e sistema immunitario nella regolazione del cuore.

In futuro, potrebbero essere sviluppate strategie terapeutiche capaci di modulare questa risposta naturale per prevenire la progressione dell’insufficienza cardiaca.

Il coinvolgimento di istituzioni internazionali come l’Università di Manchester, l’Università di Toronto e l’Università di Edimburgo evidenzia l’importanza globale di questa ricerca e il suo potenziale impatto sulla salute pubblica.

Lo studio dell’I.R.C.C.S. Neuromed ha rivelato un nuovo meccanismo attraverso il quale il cervello protegge il cuore dallo scompenso da ipertensione.

Comprendere e modulare questo asse cuore-cervello-milza potrebbe rappresentare una svolta nel trattamento dell’insufficienza cardiaca, migliorando la qualità della vita di milioni di pazienti ipertesi in tutto il mondo.

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