Magazine ICTUS

Si crede che l’ICTUS colpisca prevalentemente gli anziani, ma solo in Italia esistono più di 30.000 persone giovani che ne sono state colpite, anche in modo invalidante. Ogni 6 secondi una persona nel mondo viene colpita da ICTUS al cervello, indipendentemente dall’età o dal sesso. In Italia ogni giorno 660 persone, circa 240.000 ogni anno, vengono colpite da ICTUS. Tuttavia, come abbiamo visto, non solo è una patologia che si può curare, ma si può prevenire nell’80 % dei casi.

Per l’ICTUS, come del resto per le diverse malattie cardiovascolari, la chiave per diminuire i rischi si chiama prevenzione. La prevenzione si fa misurando costantemente la Pressione Arteriosa, monitorando la presenza di Fibrillazione Atriale e mantenendo uno stile di vita sano e salutare. Ben 8 ictus su 10 potrebbero essere evitati seguendo questi consigli. A dichiararlo è la Dottoressa Nicoletta Reale, Presidente di A.L.I.Ce. Italia ODV (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale).  In tal senso seguire una alimentazione bilanciata e sana come quella prevista dalla dieta mediterranea conta molto, visto che esistono cibi ad “azione protettiva” che andrebbero assunti con regolarità.

Quanto e cosa mangiare?

Da differenti studi emerge che se si incrementa l’introito di cibi fortemente consigliati in prevenzione come vegetali, alimenti ricchi di fibre o yogurt cala il rischio di ICTUS ischemico. Avere delle abitudini alimentari corrette previene una serie di malattie che potrebbero aggravarsi con il tempo.

Studi scientifici dimostrano come il consumo di olio d’oliva, frutta, verdura e pesce azzurro possa ridurre il rischio di ICTUS fino al 20%. In particolare, consumare agrumi, mele, pere e verdure a foglia contribuisce molto alla protezione. Per questo, gli esperti consigliano di consumare almeno 3 porzioni di vegetali al giorno.

In particolare, grazie al contributo del gruppo di lavoro della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), si è scoperto che una corretta alimentazione aiuterebbe a prevenire anche l’ICTUS.

In ogni caso ci sono dei piccoli accorgimenti quotidiani che, se inseriti e bilanciati in una dieta pensata ad hoc, possono contribuire alla prevenzione di ICTUS. Ad esempio:

  • Frutta e verdura sono tra gli alimenti più salutari. In questo senso, l’ESC (Società Europea di Cardiologia) raccomanda il consumo di almeno 400 grammi giornalieri di frutta e verdura.
  • Il pesce, soprattutto se azzurro è una fonte di omega-3 e vitamine del gruppo D e B. In generale, suggeriscono gli esperti, è consigliato portare in tavola salmone, pesce spada, pesce azzurro o trota almeno 2 volte alla settimana.
  • Il consumo di carni rosse e lavorate apporta un’alta percentuale di sodio, colesterolo e grassi saturi che concorrono ad aumentare il rischio di ICTUS, è consigliabile limitarne l’assunzione.
  • La frutta secca, se consumata regolarmente in quantità minima, è molto salutare.
  • Grazie al contenuto di fibre, vitamine e minerali i cereali integrali attivano un significativo contributo alla prevenzione di ICTUS. L’ESC consiglia un quantitativo di fibre alimentari variabile tra i 30 e i 45 grammi al giorno.
  • Anche un alto consumo di olio di oliva extravergine, che rientra tra le caratteristiche principali della dieta mediterranea, viene considerato come uno degli elementi che contribuisce maggiormente a proteggere il sistema cardiovascolare. Al contrario, bisognerebbe limitare il consumo di grassi e condimenti di origine animale.
  • Il consumo moderato di cioccolato fondente è ottimo per la prevenzione dell’ICTUS grazie alla presenza di flavonoidi.
  • Latte e latticini vengono associati a una minore incidenza di ICTUS grazie all’apporto di calcio, magnesio e potassio.
  • Tra le bevande che si dovrebbero e/o potrebbero consumare con moderazione troviamo caffè e tè. Sono invece sconsigliati, invece, alcol e bevande zuccherate. Ad esempio 1 bicchiere di vino al giorno rappresenta la dose massima.
  • Tra gli alimenti da ridurre, naturalmente compare il sale, per il quale non dovrebbero essere superati i 5 g al giorno e sarebbe preferibile evitare fast food così come tutto ciò che è lavorato industrialmente (i cosiddetti cibi spazzatura).

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