IPERTENSIONE ARTERIOSA O PRESSIONE ALTA
Una persona soffre di ipertensione arteriosa o pressione alta se, dopo un apposito monitoraggio (più misurazioni eseguite a livello domiciliare o clinico), il livello medio della sua pressione arteriosa a riposo supera i 140/90 mmHg. I valori devono essere superiori alla norma costantemente e non occasionalmente, motivo per cui si effettuano più misurazioni e si fa una media dei valori per arrivare a una diagnosi.
La condizione di ipertensione deve essere sempre diagnosticata dal medico, ma l’auto-misurazione della pressione arteriosa consente di individuare precocemente questa malattia, che è spesso e per molto tempo asintomatica ma genera silenziosamente danni all’organismo, e permette di andare dal medico per tempo per ottenere una diagnosi effettiva e una terapia.
Circa il 20% della popolazione adulta soffre di pressione alta, è una delle malattie più diffuse nei paesi industrializzati. In Italia l’ipertensione arteriosa colpisce oltre 15 milioni di persone e solo 1 persona su 4 si preoccupa di effettuare regolarmente e correttamente il controllo della pressione. Ogni anno muoiono in Italia per malattie dovute alla pressione arteriosa alta oltre 280.000 persone.
Le cause della pressione alta spesso sono di difficile individuazione e si preferisce parlare di fattori di rischio e possibili cause. Prima di tutto va fatta una distinzione tra ipertensione essenziale o primaria e ipertensione secondaria:
- l’ipertensione primaria o essenziale è lo stato tipico di chi soffre di pressione alta e le cause sono una molteplicità di fattori di rischio e predisposizione, ma è impossibile individuare una causa scatenante.
- Diverso il caso dell’ipertensione secondaria, in cui la pressione alta insorge da una causa scatenante ben precisa, come una malattia pre-esistente (malattie renali o cardiache, problemi alla tiroide, apnee notturne, diabete, difetti congeniti), l’uso di certi farmaci, la gravidanza, l’assunzione di droghe come cocaina o anfetamine, l’abuso di alcool.
L’ipertensione primaria è la più diffusa e copre il 90% dei casi.
FATTORI DI RISCHIO IPERTENSIONE ARTERIOSA
Vediamo quindi quali sono i fattori di rischio e le possibili situazioni che possono portare all’ipertensione. Si tratta di elementi che in genere aumentano con l’avanzare dell’età:
- familiarità e predisposizione genetica;
- vita sedentaria;
- sovrappeso e obesità;
- alimentazione non equilibrata (consumo elevato di sale, consumo elevato di caffè);
- abuso di alcool e droghe;
- fumo;
- età avanzata;
- squilibri ormonali;
- carenza di vitamina D;
- insonnia o poche ore di sonno;
- lo stress.
In caso di pressione arteriosa alta il rischio di malattie cardiovascolari e ICTUS è maggiore, e più è alta la pressione arteriosa maggiore è il rischio di complicazioni quali:
- infarto cardiaco;
- scompenso cardiocircolatorio;
- Fibrillazione Atriale;
- ICTUS cerebrale;
- insufficienza renale;
- sfiancamento/rottura dell’aorta;
- occlusione delle arterie degli arti inferiori.