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COS’E’ L’HOLTER ECG

L’Holter cardiaco, conosciuto anche come ECG Holter o elettrocardiogramma dinamico secondo Holter, è un elettrocardiogramma che permette la registrazione continua, mediante un piccolo registratore portatile, dell’attività elettrica del cuore e della frequenza cardiaca nell’arco di 24 ore, generalmente dal mattino al mattino successivo.

Questo esame viene eseguito per lo studio delle aritmie cardiache, a comparsa sporadica, per valutare se al sintomo percepito si associano anomalie del ritmo cardiaco come: tachicardia sinusale, la bradicardia sinusale, la Fibrillazione Atriale. L’esame viene anche eseguito per evidenziare la eventuale presenza e gravità di aritmie che si possono associare a malattie cardiache quali cardiopatia ischemica, cardiomiopatie, malattie genetiche del cuore.

E’ importante sapere che la registrazione normalmente dura 24 ore, ma l’esame può essere eseguito anche per durate più lunghe, a seconda delle indicazioni del medico laddove sia necessario un periodo di osservazione più lungo. Alcuni centri, eseguono anche registrazioni della durata di 7 giorni, utilizzate soprattutto per la ricerca-valutazione di aritmie quali la Fibrillazione Atriale parossistica, nota come Fibrillazione Atriale intermittente, cioè una forma caratterizzata dall’interruzione spontanea dell’aritmia, da episodi sporadici, può durare fino a 7 giorni, per lo più entro 24-48 ore.

IN QUALI CASI UTILIZZARE L’HOLTER ECG

L’elettrocardiogramma con Holter nelle 24 ore è quindi indicato per:

  • il rilevamento di aritmie cardiache (da quelle ipocinetiche, in cui la frequenza del battito è inferiore alla media, alle tachiaritmie, in cui è superiore alla media che, generalmente, è compresa tra i 60 e 100 battiti al minuto);
  • lo studio di alterazioni discontinue del ritmo cardiaco;
  • la diagnosi di cardiopatie ischemiche, soprattutto in quei casi in cui si manifestano in maniera silente, cioè non accompagnate da una sintomatologia importante come il classico dolore anginoso);
  • l’approfondimento di disturbi come cardiopalmo, dolore al torace, vertigini;
  • il controllo del funzionamento di dispositivi impiantati come il pacemaker;
  • il monitoraggio di parametri cardiaci che possono essere alterati dall’utilizzo di antibiotici o farmaci neurologici,
  • documentare alterazioni secondarie dovute a una scarsa perfusione del muscolo cardiaco. L’eventuale inefficienza nella perfusione del cuore potrebbe associarsi ad una presenza di malattie delle coronarie e a ischemia miocardica.

COME SI USA L’HOLTER

L’esame viene eseguito ambulatorialmente e non richiede alcuna preparazione specifica.

Il battito cardiaco viene registrato attraverso un piccolo registratore collegato a cavi con elettrodi che vengono applicati sul torace anteriore. Una volta posizionato correttamente l’holter cardiaco e avviata la registrazione, si può tornare a casa.

L’indicazione del medico è quella di svolgere le normali attività quotidiane in modo da ottenere informazioni veritiere sul comportamento del cuore. Sarà così possibile valutare se e in quali circostanze si presentano i disturbi presi in esame.

Il medico consegnerà inoltre una sorta di diario dove riportare le attività svolte nei vari momenti della giornata e gli eventuali sintomi percepiti. È utile annotare anche gli orari in cui è stato percepito un determinato sintomo. Percependosi “sotto esame”, molte persone sono tentate di praticare attività differenti dal solito ma purtroppo può essere controproducente per il successo dell’esame. Infatti, cambiare attività quotidiane potrebbe generare risultati “falsati” e impedire di individuare alcune specifiche cause all’origine di determinati sintomi.

COSA DA SAPERE QUANDO SI APPLICA L’HOLTER

  • Con l’holter cardiaco non si deve fare la doccia, né lavare il torace e in generale si deve fare in modo di non bagnare registratore ed elettrodi: l’azione dell’acqua può infatti essere dannosa per il dispositivo e per la registrazione dei dati. Inoltre, sempre per garantire la corretta applicazione di tutti i suoi componenti, non bisogna dedicarsi ad attività che comportino ad una sudorazione eccessiva.
  • Gli elettrodi devono restare costantemente aderenti e in posizione. È opportuno che prima della loro applicazione la pelle sia pulita, priva di creme o altri prodotti idratanti e depilata. Per quanto riguarda in modo specifico le donne, il reggiseno non deve essere dotato di ferretto metallico.
  • Per la migliore applicazione possibile del dispositivo, è bene vestirsi con abiti comodi e non aderenti: in questo modo, sia l’apparecchio che gli elettrodi potranno restare nascosti e sarà più facile mantenere gli elettrodi in posizione.
  • È bene dormire in posizione supina, quindi sulla schiena, oppure sul fianco destro.
  • Gli elettrodi non devono essere staccati: quindi attenzione a non toccarli, urtarli o spostarli per errore. Anche se è opportuno impegnarsi per evitare questa eventualità, non si tratta di qualcosa di allarmante. Non è detto infatti che la qualità della registrazione ne risulti per forza alterata. Se possibile, il paziente deve riapplicarli nella posizione dove si trovavano precedentemente, o quantomeno il più vicino possibile: il segno lasciato sulla pelle dovrebbe aiutare in tal senso.
  • Raramente può succedere che il registratore si stacchi: è quindi indicato non manipolare eccessivamente il dispositivo. In ogni caso, se accadesse, non bisogna reinserire la batteria all’interno perché comporterebbe il reset dell’apparecchio e la conseguente cancellazione dei dati registrati fino a quel momento.
  • Durante un holter cardiaco alcune persone possono dover sospendere un’eventuale terapia farmacologica. Tutto dipende dal responso del cardiologo di riferimento. In genere non avviene la sospensione dei trattamenti proprio per verificare in sede d’esame l’efficacia del trattamento in corso.
  • Si possono utilizzare come sempre dispositivi elettronici come smartphone, pc, tablet, ecc… in quanto l’utilizzo di questi dispositivi non invalida in alcun modo la registrazione dell’holter cardiaco.

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