Magazine Fibrillazione Atriale

Chi ha avuto un ICTUS può ottenere molto con la riabilitazione. Il trattamento riabilitativo dovrebbe iniziare in ospedale il prima possibile e continuare finché ci sono miglioramenti misurabili. L’adattamento alla disabilità e il recupero dopo l’ICTUS sono processi lunghi, così come la riabilitazione, richiede un forte impegno e fatica sia per la persona che per la famiglia e gli operatori sanitari. Non c’è un modus operandi per la riabilitazione in quanto ogni ICTUS è diverso da tutti gli altri ed ogni persona è diversa e reagisce in modo differente. Anche con l’aiuto della riabilitazione, il grado di recupero dipenderà dalla gravità dell’ICTUS. Per alcuni la riabilitazione avrà come obiettivo una completa guarigione; per altri si cercherà di ottenere la migliore qualità di vita possibile, anche se la ripresa non sarà completa.

COME AVVIENE IN GENERALE IL RECUPERO DOPO UN ICTUS?

In seguito ad un ICTUS, sia ischemico che emorragico, alcune cellule nervose muoiono, altre sono soltanto danneggiate. La disabilità che ne deriva dipende dalla zona del cervello colpita, dalla gravità del danno, dall’età e dallo stato di salute generale. Le cellule cerebrali morte non avranno più modo di funzionare, ma quelle danneggiate potranno riprendere la loro attività, quando l’edema, ovvero il rigonfiamento causato dall’ICTUS, sarà guarito. Questo fenomeno spiega il miglioramento che si vede nelle prime settimane.

I miglioramenti successivi, nella fase post-acuta, sono molto più lenti e si ottengono, soprattutto, trovando nuovi modi di fare le cose. Per esempio, mangiare con la mano sinistra se la destra è paralizzata o spostarsi in carrozzina se non si riesce a camminare. In alcuni casi sembra che le aree del cervello sane possano svolgere alcune delle funzioni delle parti danneggiate. La riabilitazione favorisce soprattutto i miglioramenti della fase post-acuta.

Il recupero avviene rapidamente tra il primo e il terzo mese dopo l’ICTUS. Alcune persone continuano a migliorare anche dopo questo periodo, soprattutto per ciò che riguarda il linguaggio e la comunicazione. Ulteriori progressi sono possibili, ma sono collegati alla scoperta di nuovi modi di svolgere le attività della vita quotidiana.

COS’È LA RIABILITAZIONE, A COSA SERVE?

La riabilitazione è un processo di apprendimento per il recupero delle abilità necessarie per la vita quotidiana: camminare, lavarsi, vestirsi, andare in bagno, deglutire, parlare, scrivere, uscire, riprendere i rapporti con il lavoro, la famiglia e gli amici.

La riabilitazione ha l’obiettivo di restituire alla persona la massima indipendenza possibile, favorendo il miglioramento delle funzioni fisiche, mentali ed emozionali. Quando il recupero completo non è ottenibile, la riabilitazione può insegnare a convivere con gli esiti della disabilità permanente. Nonostante l’ICTUS, ci si può proporre di riguadagnare il più possibile in indipendenza e qualità di vita.

Secondo quanto riporta ALICe ONLUS, più della metà delle persone colpite da ICTUS perde l’autosufficienza.

Per recuperare le funzioni perdute è necessario fare riabilitazione e tenersi in esercizio. La riabilitazione post-ictus può contribuire, in molti casi, a superare le disabilità. Gli esercizi e la formazione della riabilitazione incoraggiano le zone del cervello non colpite a imparare a svolgere le funzioni eseguite precedentemente dalla zona lesa. Inoltre, vengono insegnati nuovi modi di usare i muscoli non colpiti dall’ICTUS per compensare le perdite di funzionalità.

FISIOTERAPIA o RIABILITAZIONE MOTORIA
Serve per il recupero della mobilità, dell’equilibrio e della forza muscolare. La riabilitazione viene iniziata in ospedale non appena il paziente mostra segni di recupero fisico. Muovere gli arti colpiti è un’importante componente della riabilitazione ed aiuta a prevenire l’accorciamento e la contrattura dei muscoli. Inoltre, aiuta a mantenere il tono e la forza muscolare. Se un soggetto non riesce a muovere i muscoli autonomamente il fisioterapista lo stimola ad esercizi di movimento passivo. I soggetti vengono incoraggiati a compiere altre attività, come muoversi nel letto, girarsi, cambiare posizione e sedersi.

LOGOPEDIA o TERAPIA DEL LINGUAGGIO e di DEGLUTIZIONE
Con l’ICTUS spesso si perde la capacità a parlare e/o a comprendere le parole, così come la capacità di leggere e scrivere o semplicemente deglutire in modo adeguato. La terapia serve a recuperare il linguaggio ed i movimenti impliciti e quotidiani, insegnando al paziente anche tecniche di fonazione, di respirazione. Il successo dipende dall’area cerebrale lesa, dallo stato fisico generale del paziente, dalle capacità funzionali e cognitive prima dell’ICTUS, dalla condizione sociale, dalla capacità di apprendimento e dall’atteggiamento.

TERAPIA OCCUPAZIONALE
La terapia occupazionale insegna ad affrontare le attività di ogni giorno per ritornare ad una normale vita sociale, lavorativa e a ristabilire la propria indipendenza. La terapia è personalizzata, tiene conto delle esigenze dell’individuo nell’ambiente in cui vive. Con la Terapia Occupazionale ci si può re-inserire nell’ambiente sociale e lavorativo migliorando così la qualità della vita del paziente e dei familiari, nonostante la menomazione.

COSA VIENE RACCOMANDATO PER IL CONTROLLO POST ICTUS

Per le persone che hanno avuto un ICTUS è fondamentale tenere sotto controllo la Pressione Arteriosa e la Fibrillazione Atriale, procedendo all’automisurazione quotidiana per individuare anomalie persistenti attraverso sistemi precisi e validati scientificamente. I misuratori di pressione con Tecnologia AFIB Advanced sono validati per la misurazione della pressione secondo i rigidi protocolli ISO e BIHS.  Questi dispositivi sono particolarmente accurati per la misurazione della pressione anche in pazienti difficili (dove sono necessarie speciali validazioni) come i diabetici, gli anziani, i dializzati, le donne in gravidanza e con preeclampsia.

..E LA QUALITA’ DELLA VITA?

Una volta conclusa la riabilitazione è importante riprendere le relazioni all’interno della famiglia e con gli amici. Nonostante gli esiti dell’ICTUS, ci si può proporre di ottenere la migliore qualità di vita possibile. Sia il paziente, che la famiglia, devono trovare il modo di continuare a vivere dopo l’ICTUS.

Nei primi mesi, la riabilitazione aiuta a riapprendere vecchie abilità o impararne di nuove. In seguito, una volta viste le reali possibilità di recupero, sarà necessario accettare le limitazioni imposte dall’ICTUS e cercare un modo per continuare una vita normale. Non solo è necessario coltivare le amicizie ed i rapporti all’interno della famiglia, ma anche riprendere le attività precedenti e scoprirne di nuove!


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