I dati mostrano che una Fibrillazione Atriale non trattata è responsabile della maggior parte degli ICTUS, che sono spesso debilitanti o fatali. Viene stimato che circa 33 milioni di persone sia affette da Fibrillazione Atriale, con un’incidenza in continua ascesa, tanto che ad oggi in Europa, 8,8 milioni di persone ne soffrono ed entro il 2050 è previsto il più alto numero di pazienti colpiti rispetto al resto del mondo.
La crescente prevalenza di persone soggette a Fibrillazione Atriale e la potenziale possibilità di prevenire gli ICTUS con l’opportuna terapia sottolinea l’importanza e l’efficacia dello screening per il monitoraggio della Fibrillazione Atriale, massimizzando gli effetti benefici di una prevenzione di eventi cerebrovascolari.
La scoperta precoce della Fibrillazione Atriale è importante non solo per assicurarne una gestione veloce e adeguata, il cui scopo non è solo controllare i sintomi, ma evitare future complicazioni.
Sulla rubrica “Head to Head” del British Medical Journal, Mark Lown, professore di medicina all’Università di Southampton, ritiene che lo screening per la Fibrillazione Atriale sia una strategia efficace per ridurre il numero di ICTUS nella popolazione. Secondo Lown sottoporre la popolazione a rischio (come gli uomini e le donne over 65) a controlli regolari del ritmo cardiaco potrebbe rivelarsi una scelta vantaggiosa per la salute pubblica.
Nella comune pratica clinica della Medicina Generale, un momento fondamentale per l’identificazione della Fibrillazione Atriale asintomatica è rappresentata dalla misurazione della pressione arteriosa, che consente non solo di esaminare tutti i pazienti > 65 anni, ma anche moltissimi di quelli di età più giovanile, soprattutto se portatori di patologie che comportano un rischio di Fibrillazione Atriale e che solitamente richiedono anche un periodico controllo. I controlli ripetuti periodicamente possono consentire l’individuazione di pazienti apparentemente sani in quanto un terzo dei casi di Fibrillazione Atriale rimane asintomatica e non è diagnosticata.
Una volta diagnosticata la Fibrillazione Atriale, tra i maggiori fattori di rischio per l’ICTUS ischemico, i pazienti saranno sottoposti alle terapie più adeguate riducendo considerevolmente il rischio di ICTUS. Lo screening della Fibrillazione Atriale attraverso la misurazione della pressione arteriosa è stato testato in diversi ambiti e con target di pazienti idonei in lavori scientifici pubblicati da importanti riviste mediche internazionali.
Microlife ha sviluppato la tecnologia brevettata AFIBsens che permette di rilevare la Fibrillazione Atriale con l’accurato metodo oscillometrico sia effettuando 3 misurazioni automatiche (tecnologia MAM) che con una misurazione singola (AFIB Andvanced). Tutte le sperimentazioni e gli studi clinici internazionali in tutto hanno fornito risultati eccellenti. La rilevazione della Fibrillazione Atriale con la tecnologia AFIB è stata verificata da esperti con l’Elettrocardiogramma (ECG), confermando i dati di sensibilità (capacità di rilevare la Fibrillazione Atriale quando presente) e di specificità (capacità di riconoscere la Fibrillazione Atriale rispetto ad altre aritmie).
La SIMG, Società Italiana di Medicina Generale, attraverso la Guida Pratica, “Fibrillazione Atriale in Medicina Generale”, raccomanda lo screening opportunistico della Fibrillazione Atriale, con apparecchi per la misurazione della Pressione Arteriosa dotati di algoritmo validato in grado di segnalare una possibile Fibrillazione Atriale, sia per l’utilizzo ambulatoriale che domiciliare.