COS’È LA PRESSIONE ARTERIOSA
La pressione arteriosa è letteralmente la forza che il sangue esercita sulle pareti delle arterie quando viene pompato dal cuore.
Ogni volta che il cuore si contrae (sistole) pompa sangue nelle arterie che si dilatano al passaggio del sangue. In questa fase si parla di pressione massima o sistolica.
Ogni volta che il cuore si riempie di sangue prima della contrazione (diastole), la pressione del sangue sulle arterie diminuisce e raggiunge il suo minimo. In questa fase si parla di pressione minima o diastolica, che viene raggiunta esattamente un istante prima di una nuova sistole e quindi di un nuovo picco massimo di pressione.
Si misurano sempre due valori per determinare la pressione arteriosa di un paziente:
- la pressione Sistolica o massima corrispondente alla massima contrazione cardiaca;
- la pressione Diastolica o minima corrispondente al momento di riposo del cuore.
La pressione arteriosa è quindi influenzata dalla frequenza del battito cardiaco, dall’efficienza del cuore e dall’ampiezza e dall’elasticità delle pareti dei vasi sanguigni.
Se le arterie si restringono, a causa di rigidità o ostruzioni, il sangue fluirà in modo difficoltoso e i valori della pressione massima saliranno. Se il sangue incontra resistenza nei vasi sanguigni anche periferici, la pressione scenderà più lentamente durante la fase diastolica e quindi i valori di pressione minima resteranno più alti.
La pressione arteriosa è quindi influenzata da 3 fattori:
- viscosità del sangue;
- forza di contrazione del cuore;
- resistenza delle pareti dei vasi sanguigni al passaggio del sangue.
Subentra inoltre un altro fattore: la pressione arteriosa viene anche “determinata” da una parte del cervello nota come centro della circolazione ed è regolata dagli impulsi inviati dal sistema nervoso centrale.
Il nostro cervello è in grado di regolare la pressione sulla base delle esigenze dei vari organi durante la giornata o una particolare attività. Se stiamo facendo uno sforzo o un’attività fisica intensa la pressione aumenta perché i muscoli hanno bisogno di più ossigeno. Quando dormiamo invece la pressione scende perché i vari organi richiedono meno ossigeno e nutrienti in fase di riposo.
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